Riporto un mio contributo in una pagina locale seguito alla sentenza emessa per falso in operazioni elettorali nella mia città. Anche fuori dal contesto può essere di interesse generale.
Da
quando è scoppiata la storia delle firme elettorali falsificate
sentivo girare diverse interpretazioni sull'applicazione o meno della
Legge Severino agli eventuali colpevoli. La conseguenza sarebbe
l'incandidabilità a vita, salvo riabilitazione
Da
modesto giurista quale sono, ho deciso di approfondire ora che
abbiamo dati più certi.
Intanto
è giusto sapere quali siano i casi di applicazione della legge
Severino. I più curiosi potranno leggerla qua ( https://officeadvice.it/legge/severino/articolo-10/#:~:text=Non%20possono%20essere%20candidati%20alle,e%20componente%20del%20consiglio%20di
): in sintesi trattasi di reati molto gravi oppure contro la
pubblica amministrazione, oppure, in via residuale, “d)
coloro che sono stati condannati con sentenza definitiva alla pena
della reclusione complessivamente SUPERIORE
A SEI MESI
per uno o più delitti commessi CON ABUSO DEI POTERI o con violazione
dei doveri inerenti ad una pubblica funzione o a un pubblico servizio
diversi da quelli indicati nella lettera c);
“
A
quanto pare quindi i 5 patteggianti potranno rientrare in gioco
subito se lo vorranno.
Anche
i due condannati, se si votasse domani, potrebbero ricandidarsi
perché la pena è sì superiore ai sei mesi, ma la condanna non
sarebbe definitiva: certo è che non appena la sentenza fosse
confermata e divenisse irrevocabile scatterebbe subito la decadenza.
Votando a maggio 2024 i tre gradi di giudizio potrebbero concludersi
a metà mandato circa.
Quanto
dura l'INCANDIDABILITÀ in casi simili...? PER SEMPRE SALVO
RIABILITAZIONE... che potrà chiedersi dopo tre anni dalla decorrenza
della sospensione della pena, quindi dalla sentenza definitiva.
Paradosso
vuole, infatti, che mentre per i parlamentari vi sia un limite
prefissato, negli enti locali la “scomunica” è a vita salvo
riabilitazione.
Sempre
i curiosi potranno approfondire qui ( https://dait.interno.gov.it/pareri/98555
).
IL
GIUDIZIO ETICO È ALTRA COSA e starà agli elettori confermare o meno
un candidato condannato... e al partito metterlo in lista. Chi si è
presentato sempre come un moralizzatore taglia teste, evidentemente,
avrà più problemi di un garantista. Chi ammette di aver sbagliato
per ingenuità sarà più facilmente perdonato di chi ha finto di
essere estraneo alla vicenda e nel frattempo ha criticato il resto
del mondo.
Certo
poi candidarsi a Sindaco sarebbe dura... candidarsi al consiglio
passerebbe più sotto traccia.