Impuniti i furbetti del Reddito di Cittadinanza?

  • Autore: Cliente
  • 16 mag, 2023

Depenalizzazione o diverso reato... stiamo a vedere

Con la legge di Bilancio per il 2023, approvata dal Parlamento alla fine di dicembre 2022, il governo Meloni ha introdotto una serie di limitazioni per il reddito di cittadinanza. Tra queste, il governo ha stabilito che dal 1° gennaio 2024 il reddito di cittadinanza, disciplinato sino ad ora dal Decreto legge n. 4/2019, sarà eliminato definitivamente.


Le cose in realtà non stanno del tutto così. Fino al 31 dicembre 2023 le sanzioni previste dall’articolo 7 del decreto-legge del 2019 contro chi percepisce ingiustamente il sussidio continueranno a rimanere in vigore. L’effettiva eliminazione di queste sanzioni avverrà dall’inizio del 2024. Una persona che ha ottenuto ingiustamente il reddito di cittadinanza dichiarando il falso è ancora perseguibile e punibile penalmente.


Successivamente, dal 1° gennaio 2024, non è però escluso che il reato venga riqualificato come di truffa ai danni dello Stato, un reato previsto all’articolo 640 del codice penale o truffa aggravata per conseguire erogazioni pubbliche (art. 640-bis codice penale).


La situazione è particolarmente delicata perché si è venuta a creare a causa di una svista del legislatore che evidentemente non era intenzionato ad abrogare anche le pene per chi ha frodato lo Stato.


Chi pertanto è sottoposto ad accertamenti sulla indebita percezione del reddito di cittadinanza deve tenere sotto controllo la situazione e può interpellarci per una consulenza.

Autore: 68d20559_user 8 maggio 2025
Già da molti anni la separazione dei coniugi può avvenire senza ricorso al Tribunale, mediante la c.d. "Negoziazione Assistita", procedura che comportava che i due coniugi separandi fossero seguiti da due diversi avvocati. Di recente la c.d. "Riforma Cartabia" ha introdotto anche una novità che consente di risparmiare sulle spese legali. Infatti moglie e marito potranno farsi assistere da un solo difensore e con esplicita richiesta ottenere che non vi sia la comparizione dei coniugi davanti al Giudice, ma che l'udienza sia sostituita dal deposito di una nota scritta in cui si da atto dell'impossibilità di conciliarsi. Trattasi quindi di una procedura più economica, soprattutto se si tratta di riportare al Tribunale un accordo già raggiunto soprattutto con riguardo la tutela dei figli.
Autore: 68d20559_user 4 dicembre 2024
Tutti siamo martellati da proposte commerciali telefoniche, il metodo e la vessatorietà determinano di sicuro un illecito. Un'azione legale però è sconsigliabile anche perchè il numero dei soggetti è veramente elevato e spesso non sono nemmeno identificabili. La tecnologia dei nuovi smartphone aiuta ma non tutte le chiamate vengono filtrate. E' quindi opportuno registrare i propri recapiti nel registro delle opposizioni. Nel link tutte le istruzioni.

https://registrodelleopposizioni.it/cittadino/

Autore: Cliente 3 ottobre 2024
Una nota del Tribunale di Sorveglianza di Venezia spiega che la normativa non è ancora operativa e si è in attesa di un regolamento applicativo. Non è il caso di farsi false illusioni: l'indicazione del fine pena reale in caso di buona condotta non vuol dire automaticamente che si possano chiedere in anticipo le misure alternative.
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