Sempre più spesso la
cronaca ci racconta dell'aumento della fauna selvatica nelle aree
urbane con particolare riferimento ai cinghiali. Con una certa
frequenza appaiono anche notizie di collisioni tra autoveicoli e
cinghiali con i primi gravemente danneggiati (spesso da rottamare) e
gli animali deceduti. Per fortuna non troppo frequentemente ci sono
anche notizie di impatto tra motocicli e cinghiali, con gravi esiti
per la salute del conducente: solo all'idea di impattare in moto con
un cinghiale mi fa prospettare l'ipotesi di vendere la mia amata
cavalcatura a due ruote.
La domanda che si pone
l'automobilista medio è la seguente: “Chi risarcisce i danni in
caso di incidente causato da un cinghiale?” Risposta: la
Regione.
“Tutto
sistemato allora, basta chiedere i danni e arriverà il bonifico!”
Non proprio. Se è pur vero che recenti pronunce della Cassazione
abbiano agevolato la procedura risarcitoria bisognerà sempre provare
che l'investimento è stato inevitabile
e non c'è stata colpa dell'automobilista (che ad esempio andava
troppo veloce).
Non
è escluso poi che la Regione cercherà di dimostrare che ha fatto il
possibile per controllare la fauna selvatica e che quindi l'evento è
un caso fortuito.
Per
chi volesse stare tranquillo, soprattutto se vive in zone dove
abbondano gli ungulati, è sempre possibile aggiungere la garanzia
“collisione fauna selvatica” in sede di stipula
dell'assicurazione R.C. Auto. Se poi l'assicurazione vi consiglierà
di installare un dispositivo GPS... attenzione che la piccola
scatolina magica può anche “parlare contro di voi”... ma questa
è un'altra storia.